Rottamazione delle cartelle esattoriali: cosa si deve pagare e cosa no

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La definizione agevolata prevista dal decreto legge n. 193/2016, convertito con modificazioni dalla Legge n. 225/2016 , si applica alle somme riferite ai carichi affidati a Equitalia tra il 2000 e il 2016.

Chi aderisce deve pagare l’importo residuo del debito, senza corrispondere:

  • sanzioni
  • interessi di mora.

Per le multe stradali, invece, sono dovute le sanzioni e rimangono esclusi solamente gli interessi di mora e le maggiorazioni previste dalla legge.

Equitalia invierà al contribuente, entro il 28 febbraio 2017, una comunicazione per posta ordinaria sulle somme che le sono state affidate entro il 31 dicembre del 2016 e che a tale data non risultano ancora notificate.

I soggetti beneficiari della rottamazione delle cartelle sono:

  • debitori i cui ruoli sono stati iscritti nel periodo compreso tra il 3 gennaio 2000 ed il 31 dicembre 2016;
  • debitori che abbiano chiesto una dilazione di pagamento a condizione che abbiano versato le rate dovute dal 1° ottobre 2016 al 31 dicembre 2016;
  • debitori decaduti dalla rateazione prima del 1° ottobre 2016.

Sono esclusi, invece, i debitori che hanno concluso il pagamento dei propri debiti con Equitalia entro il 31 dicembre 2016.

La rottamazione o sanatoria sulle cartelle esattoriali riguarderà tutti i debiti erariali, senza distinzione di Ente impositore.

Sono, invece, espressamente escluse le seguenti fattispecie:

  • risorse comunitarie come dazi e accise;
  • l’Iva all’importazione;
  • le somme percepite per aiuti di Stato;
  • i crediti da condanna della Corte dei Conti;
  • le sanzioni pecuniarie di natura penale e quelle per violazione del Codice della Strada.

La sanatoria, spetta solo ai contribuenti che ne faranno specifica richiesta.

Il procedimento inizia con la presentazione della domanda da parte del contribuente, da consegnare ad Equitalia entro il prossimo 31 marzo 2017.

Successivamente, entro il 31 maggio 2017 Equitalia comunicherà l’ammontare complessivo della somma dovuta, la scadenza delle eventuali rate, inviando i relativi bollettini di pagamento.

A seguito della presentazione della domanda di adesione il nuovo Ente – Agenzia delle Entrate-Riscossione – dovrà bloccare ogni eventuale azione cautelare ed esecutiva, anche se già avviate.

Si può pagare con i bollettini RAV precompilati inviati da Equitalia, nel numero di rate richieste con il modello di dichiarazione (da 1 rata fino a un massimo di 5), rispettando le date di scadenza riportate sulla comunicazione. In caso di pagamento in un’unica rata, la scadenza è fissata nel mese di luglio 2017.

Le date della sanatoria

28/02/2017 Comunicazione dei carichi non ancora notificati nel 2016
31/03/2017 Presentazione dell’istanza di adesione alla sanatoria
31/05/2017 Comunicazione degli importi da pagare
31/07/2017 Pagamento integrale delle somme dovute
31/07/2017 I  RATA PAGAMENTO
30/09/2017 II RATA PAGAMENTO
30/11/2017 III RATA PAGAMENTO
30/04/2018 IV RATA PAGAMENTO
30/09/2018 V RATA PAGAMENTO

 

Chi non paga anche solo una rata, oppure lo fa in misura ridotta o in ritardo, perde i benefici della definizione agevolata previsti dalla legge. Gli eventuali versamenti effettuati saranno comunque acquisiti a titolo di acconto dell’importo complessivamente dovuto.

Chi ha già un piano di rateazione in corso può comunque aderire alla definizione agevolata prevista dalla Legge se è in regola con il pagamento delle rate scadenti nel periodo  compreso tra il 01/10/206 ed il  31/12/2016.

Si fa presente che per i debiti che verranno inclusi nella domanda di definizione, sono sospesi i pagamenti di tutte le rate in scadenza tra il 01/01/2017 ed  il termine di pagamento della prima o unica rata della definizione ( 31/07/2017). Ciò significa, che qualora vi siano dei piani di rateazione in essere per i quali si intende aderire alla rottamazione sarà necessario provvedere al pagamento delle rate per il periodo dal 01 ottobre 2016 al 31 dicembre 2016, lasciando invece sospesi tutti i pagamenti relativi alle rate successive a partire dal 01 gennaio 2017.

Lo Studio rimane a disposizione per fornire qualsiasi ulteriore chiarimento.

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