Investimenti e crediti d’imposta

Lo Studio, prossimamente terrà un webinar che tratterà la possibilità di accedere ai crediti d’imposta grazie agli investimenti posti in essere dalle aziende. Nella speranza che la gentile clientela possa parteciparvi presentiamo brevemente gli argomenti.

Dal 2020, grazie alla legge di Bilancio, scompaiono super e iper ammortamento in quanto entrambi sostituiti dalla possibilità di ottenere un credito d’imposta. L’investimento viene quindi agevolato non tramite un possibile aumento delle deduzioni di bilancio ma tramite la concessione di un credito utilizzabile in compensazione per il pagamento di imposte e contributi. La concessione di tale credito d’imposta avviene previa verifica di determinati requisiti.

Requisiti necessari per l’ottenimento del credito di imposta

  • Conservazione della documentazione necessaria a dimostrare il sostenimento del costo e la corretta determinazione del credito;
  • Le fatture o gli altri documenti conservati relativi all’investimento devono contenere l’espresso riferimento alla normativa da applicare (qualora la dicitura sia mancante il cessionario potrà riportarla in modo indelebile nel documento, se bel prima di riportarlo in modo manuale bisognerà ovviamente procedere alla stampa in formato cartaceo);
  • In relazione agli investimenti industria 4.0 (allegati A e B L. 232/2016 -vecchio iperammortamento-) è necessario avere una perizia di un ingegnere o di un perito industriale iscritti ai relativi albi o di un certificatore accreditato. Per i beni di costo unitario inferiore ai 300.000 euro la perizia può essere sostituita da una dichiarazione del legale rappresentante;
  • Dovrà essere eseguita la comunicazione al MISE, le modalità saranno determinate in futuro con apposito DM;
  • Il credito in questione è cumulabile con altre agevolazioni a condizione che l’importo totale agevolato non sia superiore del costo sostenuto.

Aggiornamenti della normativa

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Legge di Bilancio 2021 (L.178/2020) è stata prorogata e rafforzata la possibilità di accedere ai crediti di imposta inerenti agli investimenti.

Di seguito cerchiamo di analizzare l’attuale scenario normativo, che vede l’intrecciarsi della vecchia e nuova normativa, al fine di guidare il cliente nell’opportunità e nelle possibili scelte relative il credito d’imposta.

  • Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali (materiali e immateriali): si veda allegato 1.

Come si può notare dall’allegato per gli investimenti effettuati a partire dal 16 novembre 2020 fino al 31 dicembre 2022 (ovvero fino al 30 giugno 2023, a condizione che entro il 2022 l’ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti per almeno il 20% del costo di acquisizione) vi è una variazione delle percentuali da applicare sul costo per determinare l’ammontare del credito e l’introduzione della possibilità di fruizione del credito (si veda apposita tabella per la determinazione dell’arco temporale) con la compensazione immediata (nell’anno di entrata in funzione/interconnessione); chiariamo però, che per gli acquisti effettuati nel 2020 (con entrata in funzione/interconnessione nel periodo 16/11/2020-31/12/2020 lo stesso è utilizzabile dal 2021). Facciamo presente che gli investimenti avvenuti nel periodo 16/11/2020-31/12/2020 possono avvalersi del vecchio “regime”, con percentuali inferiori e per le materiali in un periodo di 5 anni, o del nuovo regime. La scelta dovrà essere fatta sulla base delle proprie esigenze e pesando l’importanza dell’aumento di percentuale e diminuzione dei tempi per la compensazione in base alla propria situazione. Al fine di usufruire del credito è necessario utilizzare il modello F24 tramite cui portare il credito in compensazione dei debiti esistenti (si veda allegato 2 per i codici tributo da utilizzare per la compensazione). Si ricorda che per la compensazione, in questo caso, non si applicano i limiti annuali di compensazione e non si applica la preclusione all’autocompensazione del credito in presenza di debiti iscritti a ruolo superiori ai 1.500 euro;

  • Credito d’imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo, in transizione ecologica, in innovazione tecnologica 4.0 e in altre attività innovative: confermato fino al 31 dicembre 2022 con un aumento delle aliquote agevolative. In particolare:

INVESTIMENTI

Credito d’Imposta 2020

(L.160/2019)

Credito d’Imposta 2021-2022

(L.178/2020)

Ricerca & Sviluppo 12% e massimale fino a 3 milioni  20%  e massimale fino a 4 milioni 
Innovazione tecnologica 6% e massimale fino a 1,5 milioni  10% e massimale fino a 2 milioni €
Innovazione green e digitale 10% e massimale fino a 1,5 milioni  15% e massimale fino a 2 milioni 
Design e ideazione estetica 6% e massimale fino a 1,5 milioni  10% e massimale fino a 2 milioni 
  • Credito d’imposta per la formazione 4 esteso fino al 2022 con ampliamento dei costi ammissibili